Spunti di riflessioni su di noi istruttori:

  1. Aggiornamenti: servono almeno un paio di aggiornamenti annuali (uno di scialpinismo ed uno di alpinismo, alternato fra roccia e ghiaccio);
  2. Uscite Pratiche: servirebbe creare amalgama tra istruttori almeno una volta l’anno, anche qui con ALMENO una gita di scialpinismo ed una di alpinismo; l’intento deve essere il coinvolgimento. La zona degli aggiornamenti deve essere un posto dove ognuno possa esprimersi secondo il suo livello e desiderio.
  3. Libretto attività personale: ritengo che il vecchio Libretto di Attività Personale possa essere uno strumento utile per comprendere COME e DOVE ciascun Istruttore svolge la sua attività, sia in ambito istituzionale sia in ambito personale. Il Libretto deve essere visionato dal Direttore della Scuola almeno una volta l’anno; questo gli permette di sapere chi ha a disposizione e di comprendere come si muovono tutti in ambiente: praticamente un inventario da cui non può prescindere.
  4. Cosa pensa ciascun istruttore della Scuola e dei Corsi: obiettivi, idee e condivisione devono essere alla base di tutto; secondo me sarebbe opportuno che il Direttivo della Scuola (ma non solo) conoscesse “bene” i pensieri dei suoi istruttori; questo aiuterebbe, anche in considerazione del numero elevato dei presenti, di avere il polso della situazione in diversi ambiti e di saperli gestire proprio in relazione alle persone che si hanno a disposizione.
  5. I Direttori dei Corsi/Gli istruttori in generale: è opportuno che venga data priorità all’organizzazione, in particolare serve secondo me pianificare con attenzione ed anticipo le attività che si intende svolgere; entro la fine di ciascun anno serve conoscere già quali sono le intenzioni, quali i Corsi e chi li dirigerà nell’anno successivo. Questo anche come segno tangibile verso l’esterno.